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Demna Gvasalia e lo scandalo Balenciaga

La casa di moda Balenciaga è stata pesantemente criticata per un servizio fotografico che, mostra modelli di bambini in posa con orsacchiotti a tema bondage. Nel novembre dello scorso anno, precisamente il 15, sono state pubblicate delle foto ed sono state definite ‘’disturbanti e pericolose’’ e al limite della pedopornografia. Ciò ha portato molti vip a prendere le lontananze dal marchio come per esempio Kim Kardashian che ha lasciato una dichiarazione sulla vicenda.

Ma cosa c’è di vero in questa storia? 

Balenciaga Gift Shop

 

Chi è Demna Gvasalia in Balenciaga? 

Demna Gvasalia è nato il 25 marzo 1981 a Sukhumein, Georgia, ex Repubblica Sovietica. A 10 anni si è ritrovato a fuggire da una guerra civile appena scoppiata con il fratello, la madre e la nonna. Ha studiato Economia Internazionale all’Università Statale di Tbilisi ma dopo un po’, però, Gvasalia decide di lasciarsi tutto alle spalle per seguire il suo sogno di lavorare nel settore della moda: si trasferisce ad Anversa per studiare alla Royal Academy of Fine Arts. Dopo la laurea, Demna Gvasalia si è trasferito a Parigi. Nel 2009, ha ottenuto un lavoro presso Maison Margiela, e in seguito è stato nominato senior designer per la collezione prêt-à-porter femminile di Louis Vuitton. Due anni dopo, nel 2014, ha co-fondato VETEMENTS con suo fratello e Lotta Volkova, stilista, e la prima collezione ha debuttato in un club gay di Parigi, con modelli che camminano in una stanza buia. Con silhouette oversize, tendenze hardcore e un’estetica dell’Europa orientale al centro della collezione, Vêtements è diventato rapidamente sinonimo di alternativa e cool. Ha legittimato lo stile normcore. Il brutto diventa tendenza. Nel 2015, l’amministratore delegato di Balenciaga Isabelle Guichot ha annunciato Demna Gvasalia come nuovo direttore creativo di Balenciaga e ha debuttato la collezione autunno-inverno 2016-2017 fino ad oggi. 

Il caso Balenciaga non è isolato.

Nel 2019, il rapper Lil Nas X annuncia il lancio delle sue ‘’Satan Shoes’’ realizzate in collaborazione con il collettivo artistico MSCHF. Si tratta di un paio di Nike Air Max 97s nere e rosse, decorate con un pentacolo in bronzo, una croce rovesciata e che contengono una goccia di sangue umano nella suola (che è stato gentilmente fornito dai componenti del collettivo artistico newyorkese).   Sul retro è inoltre indicato il numero del modello che, con grande fantasia, è stato limitato a sole 666 paia.                                                                                                                                                                                                                        Le Satan Shoes (il numero non è casuale, ma fa a sua volta riferimento alla simbologia satanica) realizzate da MSCHF e Lil Nas X sono state messe in vendita online a 867 euro circa al paio e sono andate esaurite in meno di un minuto. Erano state presentate ufficialmente pochi giorni prima, nell’ultimo video di Lil Nas X dove compaiono ai piedi del diavolo. Nonostante le scarpe siano state acquistate, modificate e rivendute da MSCHF senza alcuna autorizzazione di Nike, sui social network hanno cominciato a comparire commenti di persone convinte del contrario e indignate dall’associazione tra la nota azienda di abbigliamento sportivo e il tema del satanismo. Tra i tanti, la governatrice repubblicana del South Dakota Kristi Noem ha scritto un tweet lamentandosi dell’impatto che le Satan Shoes potrebbero avere sui giovani.

Lil Nas X causa contro le scarpe sataniche del rapper 

 

Orsacchiotti fetish immersi nell’immaginario Bdsm

Il 15 novembre viene emessa sul mercato una tra le campagne fashion più criticate di sempre, quella di Balenciaga sul Gift Shop firmata dal fotografo italiano Gabriele Galimberti.. Difatti, i bambini possono essere visti con in mano orsacchiotti ispirati al BDSM, gli stessi presentati alla sfilata di Parigi a settembre. L’immagine appare subito molto ambigua e può essere addirittura attribuita all’atteggiamento verso la pedofilia e la pedopornografia. Tuttavia, dopo molti rapporti, Balenciaga non si è fermata qui: e il 21 novembre è apparsa un’altra campagna pubblicitaria con Adidas, e nella campagna, accanto alla borsa, appaiono dei fogli che sembrano essere quell8i di una sentenza della Corte Suprema sulla pornografia infantile. 

Infine le scuse di Demna Gvasalia.

Dopo che il brand è stato accusato di sfruttare sessualmente l’immagine di minori, Gvasalia ha cercato di porre rimedio: ‘’è inappropriato che i bambini siano in foto che promuovono oggetti che non li riguardano e mi assumo la mia responsabilità’’ lavoro per essere provocatorio ma non voglio farlo abusando di minori, è qualcosa che condanno. Ho bisogno di imparare da questo e ascolterò e mi impegnerò con le organizzazioni di protezioni dell’infanzia per sapere come posso contribuire e combattere questa terribile realtà. Questo è quello che dichiara lo stilista pubblicamente su Instagram.

L’impatto e le reazioni dei vip alla campagna pubblicitaria  

Kim Kardashian, che è stata a lungo con il marchio, soprattutto dopo il suo divorzio da Kanye West, ha affrontato lo scandalo: Il 27 novembre, ha detto che stava ‘’rivalutando il suo rapporto con il marchio’’ dopo essere stata criticata per non aver commentato. Come madre di quattro figli scrive su twetter ‘’ di essere devastata da queste immagini inquietanti. La sicurezza dei bambini deve essere presa molto sul serio e qualsiasi tentativo di normalizzare qualsiasi forma di abuso su minori non ha posto nella nostra società. Continua ringraziando Balenciaga per aver annullato la campagna e per essersi scusato, sperando non accada di nuovo. 

Anche Bella Hadid è stato al centro della critica in quanto anche lei ha preso le distanze da Balenciaga cancellando le ultime da Instagram le ultime foto che la vedevano protagonista nella nuova campagna del marchio.

Il caso Balenciaga è stato l’unico ad aver suscitato tanto scalpore?

Il mondo della moda è molto vivo per quanto riguarda vari scandali. Per quanto riguardo il caso di Balenciaga purtroppo non è stato l unico ad aver suscitato tanto scalpore ma, nel corso degli anni ne sono succeduti tanti altri. 

Nel 2018 Una sfilata è stata cancellata dopo una storia di spot accusati di razzismo e messaggi offensivi di Stefano Gabbana. Il tutto è iniziato quando un lunedi D&G pubblicano online tre video di una modella asiatica che provava a mangiare cibo italiano:

-pizza, pasta, cannoli con le bacchette. I video, che portano gli hashtag #DGLovesChina e #DGTheGreatShow avrebbero dovuto promuovere la sfilata di Shanghai, ma hanno avuto scarso riscontro: sono stati accusati di riprodurre un’immagine stereotipata della Cina che non esiste più, tra lanterne, melodie ridicolo e l’ambiente è pieno di rosso. Anche il video del cream roll era in qualche modo sessista, con la voce fuori maschile che diceva alla ragazza: ‘’è troppo grande per te?’’

Adesso cosa ne rimane? 

La campagna Gift oggi non è più in circolazione: è stata prontamente ritirata da tutti i canali, accompagnata da un lungo messaggio di scuse in cui il brand ha ribadito la sua condanna assoluta per qualsiasi tipo di abuso sui minori. In un secondo messaggio, il brand si è detto pronto ad assumersi “la piena responsabilità” degli “errori” della campagna e ha avviato le necessarie indagini interne. Rimane purtroppo un brutto colpo subito dalla casa di moda, ma in fin dei conti non sarebbe cosi interessante il mondo della moda se non ci fossero tutti questi scandali! 

By Serena Musso

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