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Creatività e Comunicazione: Benefici e Vantaggi

Quando la creatività incontra la comunicazione

 

Che differenza c’è tra creatività e comunicazione? Cosa hanno in comune quando si incontrano? Questi due termini, nonostante abbiano significati diversi, possono avere degli elementi in comune anche se vengono applicati in maniera totalmente differente.

Analizzeremo due libri uno di Seth Godin e l’altro di Bruno Munari, per scoprire quanto entrambe, se usate bene, possono portare benefici a chiunque e anche all’azienda in cui lavoreranno.

Per essere più chiari partiamo dalle definizioni:

creatività: essere in grado di liberare la mente e articolare qualcosa di completamente nuovo.

comunicazione: è la capacità che l’essere umano ha di comunicare, di esprimersi e veicolare informazioni in codice.

La creatività nella comunicazione

 

In molti si sono occupati del ruolo della creatività nella comunicazione, uno su tutti, Seth Godin,  uno scrittore e imprenditore statunitense, ed uno dei libri in cui  ne parla è “La pratica”. L’attività creativa è una scelta quotidiana”.

 

In questo testo l’autore offre una guida per imprenditori, comunicatori, artisti e creativi (insomma, chiunque voglia dare un contributo personale al mondo) per superare le barriere che impediscono di parlare e condividere idee. È un accurato appello a tutti a non perdere la fiducia e l’entusiasmo nelle proprie scelte quotidiane e a esercitare la creatività.

 

Un esempio riportato nel libro è la storia di Esther Dyson: questa signora aveva una newsletter scritta su carta blu inviata agli abbonati, ed era lunga otto pagine. Era rivolta a quelle persone che lavoravano con la tecnologia e a chi stava lanciando delle imprese. La newsletter costava agli abbonati 3.000 dollari all’anno, tuttavia divenne uno strumento importante per i venture capitalist. Esther parlò con le quindici persone di talento che aveva incontrato durante i suoi eventi, e guadagnò nove milioni di dollari l’anno. Esther continuò per la sua strada iniziando a fare conferenze dove invitava solo chi era iscritto alla sua newsletter. Ogni azienda si presentava al pubblico ed offrì un valore importante a chiunque perché stava creando delle connessioni mantenendo il suo tone of voice. Il risultato più importante era che sapeva più di chiunque altro sulla tecnologia, non aveva truffato nessuno ed era diventata molto esperta.

 

Questa storia dimostra che non è necessario nascere genio per diventare un genio. Ogni individuo di successo ci arriva centimetro per centimetro. Bisogna impegnarsi nelle proprie scelte e agire con generosità. 

 

“In definitiva, l’obiettivo è diventare il migliore del mondo nell’essere voi”, Seth Godin.

 

 

Perchè non sottovalutare la creatività nella comunicazione

 

Chi lavora nel settore della comunicazione sa bene quanto la creatività sia importante, eppure alcune aziende la sottovalutano o non concepiscono la sua rilevanza. La creatività permette di vedere le cose in modo diverso facendo trovare delle soluzioni (anche innovative) ai problemi, anche a quelli quotidiani. 

 

Il consumatore odierno acquisisce più informazioni con contenuti visivi, quindi l’elemento creativo non va mai preso sottogamba. È quello che afferma anche Bruno Munari nel suo libro Fantasia. Invenzione, creatività e immaginazione nelle comunicazioni visive”

 

Uno dei tanti aspetti della fantasia che appare nel libro è rappresentato dalla fusione di elementi diversi in un unico corpo. Alcuni esempi possono essere: tutti elementi animali con parti di natura diverse. Molti pittori hanno rappresentato mostri di questo tipo, Gerolamo Bosch si ritiene il maestro di questo tipo di fantasia. Si possono unire anche le parti animali con parti di natura diversa, per esempio, le figure femminili di Dalì con cassetti che si estraggono dal loro corpo. Le sirene e centauri furono i primi frutti della fantasia in questo caso. Nelle immagini nell’antico Egitto troviamo persone con teste di uccello o toro.

Che ruolo ha la creatività nella comunicazione

 

Migliora l’autostima: permette di fare cose nuove, imparare e mettersi alla prova. Tutte queste attività accrescono l’autostima e riducono sensibilmente quei problemi legati alla scarsa fiducia in sé stessi.

 

Aiuta la comunicazione: disegnare, dipingere e, in generale, creare nuove cose è una forma incredibile di comunicazione. Chi ha problemi a esprimere le proprie emozioni per timidezza, o scarsa fiducia verso gli altri, attraverso la creatività può “parlare” senza bisogno di usare le parole.

 

Riduce lo stress: grazie alla possibilità che offre di esprimere le proprie emozioni, la creatività può essere utile per sfogare lo stress. Da una parte permette di canalizzare e lasciar andare lo stress, dall’altra permette di distrarsi e di allontanare l’ansia legata a ciò che preoccupa.

 

 

Conclusione

 

Alla fine di ciò, la comunicazione e la creatività possono portare enormi vantaggi alle aziende e ai lavoratori che le danno vita, fornendo allo stesso tempo non solo un’esperienza preziosa al pubblico di destinazione, ma anche a loro stessi e a chi ci lavora dentro. Non è difficile da fare: basta avere una sana voglia di coraggio come ha detto Godin, mischiando anche l’allenamento creativo come ci ha illustrato Munari.

E voi siete pronti ad utilizzarle?

 

by Alice Brunetti

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