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Aries: “così ho trovato la mia sensualità”

Cos’è l’exotic pole dance e quanto è importante la sensualità in questa disciplina? É meno sensuale quando ad esibirsi è un uomo? 

Salvo Guagliardo, in nome d’arte Aries, è un exotic pole dancer ed ha risposto a tutte le nostre domande sottolineando la relazione tra l’uomo e l’idea di sensualità.

Ciao Salvo, presentati al nostro pubblico!

Sono Salvo Guagliardo, classe del 91, il mio nome d’arte è Aries. Perché mi chiamo così? Sul palco è come se cambiassi personalità, esce fuori una parte di me nascosta. La persona che io presento in scena è il mio alterego. É anche il mio segno zodiacale, non perché io credi all’astrologia, ma i tratti principali che rappresentano l’ariete sono proprio quelli che porto in scena, in particolar modo l’essere una persona decisa. 

 

Nasco come ballerino, ho una formazione che viene dal modern e dal contemporary. Dal 2015 invece inizio a dedicarmi totalmente ad acrobatica aerea, cerchio aereo, pole dance ed exotic pole dance. Ho conosciuto queste discipline grazie alla scuola “X Dancers” nella quale tuttora insegno. Da lì è nato una sorta di amore, è come se mi avessero chiamato. 

 

Ho vinto diversi titoli, dopo solo 6 mesi di pole dance nel 2018 arrivo primo assoluto all’Exotic King, ho vinto il titolo nazionale Overall, invece nel 2019 vinco l’Exotic Moon primo posto nella categoria professionisti. L’anno scorso, nel 2022, ho vinto l’Exotic Godness prendendo il titolo di Exotic God Best Performer. 

Procediamo per step, cos’è la pole dance?

Cos’è la pole dance? In realtà sarebbe più facile pensare a cosa non è. Intanto è fondamentale uscire dagli stereotipi che la pole sia la stessa cosa della lap dance: non è assolutamente così! È uno sport che deriva dalla pertica e dal palo cinese. Verso la fine degli anni 90 e inizio 2000 inizia a diffondersi maggiormente e comincia a modificarsi e trasformarsi diventando la disciplina che vediamo oggi. 

I suoi movimenti, o meglio figure, si dicono “trick” e necessitano di una tecnica specifica e di un duro allenamento prima di poter essere eseguiti in modo fluido ed elegante.

 

Si presenta in diverse forme come pole sport, pole dance artistica, exotic pole dance e pole flow. É una disciplina che ad oggi può anche accedere alle olimpiadi sotto forma di pole sport oppure presentarsi semplicemente con uno scopo performativo, più artistico. 

 

Come nasce l’exotic pole dance?


L’exotic pole dance è la versione più sensuale della pole dance. É molto più recente come disciplina, nasce sempre intorno ai primi anni 2000, in Australia, con questa particolarità dei tacchi, con un forte concetto di provocazione verso chi pensava che la pole dance fosse necessariamente lap dance da poter mostrare solo ed unicamente all’interno degli strip. Anche di exotic esistono diverse famiglie, diverse contaminazioni, come pole classique o australian style, exotic oldschool, exotic flow ed exotic hard.

 

Chiaramente prevede un codice di sensualità, un movimento che non diventa mai volgare ma anzi cerca di creare un’illusione, un’idea, un concetto di sensualità. 

Non ha alcuna relazione con la lap dance, esiste però un frangente di sensual style che guarda anche alla chair dance e allo strip, ma non hanno nulla a che fare con l’exotic. 

 

 

Quanto è importante la sensualità in questa disciplina?

La sensualità è fondamentale, diciamo che il tutto si basa per lo più sul self-confidence. Prima si deve imparare ad accettare se stessi e il proprio corpo in tutte le sue linee e forme.  É un concetto che nasce là dove tu cominci ad accettare in primis te stesso che balli attorno ad un palo con dei “tacconi”, molto probabilmente con delle culotte ed un crop top e da lì riesci a guardarti e a dire “quanto sono bello”. Nel momento in cui dici “ok posso farlo”, è questa cosa che ti porta a dover sentire la tua sensualità, a doverla scoprire. 

 

Ci sono sicuramente dei pregiudizi dietro ad un uomo che pratica exotic: qual è il tuo punto di vista a riguardo? Questa disciplina fa distinzioni di genere?

Partiamo dal presupposto che purtroppo la società ci impone una visione dell’uomo forte, virile, dominante, che non piange e non prova tristezza.

Non esistono sport o discipline solo per donne o solo per uomini. Quindi assolutamento no, non fa distinzioni di genere ma è evidente che ancora ad oggi ci sono tanti pregiudizi riguardo l’argomento. Da i più comuni e scontati a situazioni come: la donna che vede l’uomo insegnare exotic ed ha il pregiudizio di non poter imparare da uomo come essere sensuale. 

 

La sensualità è un concetto innato, ma è chiaro che la mia non è la stessa di una donna, come non è la stessa di una qualsiasi altra persona. Io credo che ognuno la esprima in un modo tutto personale. Io non posso insegnarti come essere sensuale, io ti posso portare a percepire il tuo corpo per renderlo tale, il resto ce lo devi mettere tu. Io ti do solo lo strumento. 

 

In sala non si giudica, è proprio questo il passo falso: criticarsi. 

Devi guardare oltre, non è come lo fai ma come impari a capirti e a gestire tutto. All’inizio fa un po’ paura, è normale, è una cosa nuova, ma devi affrontarla.

Non puoi capire cos’è l’exotic se non lo provi in prima persona, richiede di mettersi in gioco e cercare di capirsi, indipendentemente dal genere. 

 

In che modo questa disciplina ti ha cambiato?

Per me è stata una rinascita, o meglio una rivincita, perché sono passato da una fase in cui mi sentivo quasi “anonimo” al ritrovarmi. 

 

Ho parlato con me stesso ed ho ricongiunto la mia parte da ballerino con la mia parte da coreografo. È stato più un ritrovarsi, un riabbracciarsi. Mi sono allontanato dalla danza anche perché richiedevano delle caratteristiche fisiche che io non ricopro, mentre l’acrobatica aerea e la pole dance mi hanno portato a sentirmi al mio posto, un posto che mi valorizza.

 

by Ludovica Cascio

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