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Fashion e web marketing, a che punto siamo?

Il web è lo strumento più efficace per aumentare la propria visibilità online, interagire con i propri clienti e promuovere il proprio brand. Lo sanno i brand di moda e gli e-commerce che fanno della comunicazione online, il web marketing e i social media gli strumenti fondamentali per pubblicizzare i propri prodotti.

Le vendite online di abbigliamento e accessori stanno crescendo più velocemente di qualsiasi altro prodotto, come testimonia il report del 2016 del Politecnico di Milano secondo cui il fatturato del mercato e-commerce fashion, in Italia, supera gli 1.8 miliardi di euro, con un incremento di 365 milioni di euro ( 25%) rispetto al 2015.

Oggi i social media sono a tuti gli effetti un obbligo della strategia di web marketing moda. I brand più seguiti sono quelli appartenenti al settore fashion, grazie alle loro capacità di coinvolgimento emotivo, narrativo e visivo. Negli ultimi anni, i brand hanno cambiato la propria identità per essere più vicini ai consumatori, mostrando il lato più giocoso della moda (condividendo foto e video del “dietro le quinte” delle sfilate) e creando una comunicazione brand-cliente più immediata e diretta. Le case di moda hanno capito che il modo migliore per aumentare le vendite è quello di instaurare una relazione più socievole. I canali preferiti risultano, nell’ordine, Facebook, Instagram e Youtube. 

Facebook

Facebook è uno strumento eccellente per raggiungere i numeri fondamentali per la diffusione della propria fashion digital strategy. Permette una gestione della comunicazione a 360° grazie a foto e video, dirette e storie, gruppi, eventi e pagine con i quali le aziende promuovono il loro brand. Louis Vuitton è uno dei brand più seguiti in assoluto con 20milioni di like. Ma la cosa più importante rimane la comunicazione, infatti punta su influencer famosi, ma anche su immagini e video esclusivi del dietro le quinte.

Instagram

Instagram è uno dei canali pubblicitari più utilizzati dalle aziende di moda per raggiungere il proprio target. Il social è centrato sull’immediatezza e sull’espressività delle immagini. Inoltre, permette anche di collegare il profilo al sito ufficiale e agli store online e creare delle campagne che pubblicizzano il brand.

Il 96% dei brand di moda è su Instagram con un profilo ben curato e promuove quotidianamente la propria immagine e i prodotti attraverso foto e video.

Instagram è perfetto anche per prendere spunto e creare outfit personalizzati rimanendo sempre aggiornati sui trend del momento. Il social diventa fondamentale in un’epoca in cui è più importante apparire e mostrarsi piuttosto che essere.

Uno dei brand più famosi è Victoria’s Secret, con oltre 82 milioni di interazioni e più di 22 milioni di seguaci. Il merito del suo successo è la condivisione di foto affascinanti e divertenti degli Angeli, le famosissime modelle del brand, attraverso l’hashtag #TheNewestAngel.

Youtube

Youtube ha di fatto concretizzato il sogno di tanti brand: la costruzione di un proprio canale visivo esclusivo in cui potere esprimere i propri valori. Il social è utile alle aziende per diffondere le proprie idee, tutorial, spot pubblicitari o contest.

La comunicazione video si dimostra essere quella più efficace per tutto il mondo. Le immagini sul nostro cervello hanno la capacità di ottenere quasi immediatamente la nostra attenzione e poter superare con facilità gli ostacoli all’acquisto. Sviluppare una comunicazione video diventa fondamentale per qualsiasi brand, per rimanere impresso nella mente dei propri consumatori e conoscere le abitudini del pubblico.

Le novità: cosa ci aspetta nel futuro prossimo

L’uso dei chat-bot nel marketing sarà sempre maggiore, un po’ perché l’utente non ha più interesse a relazionarsi con persone reali, un po’ perché i bot sono decisamente più efficienti e economici. Questo genere di software sono in grado di dialogare con i clienti sulle più comuni piattaforme di messaggistica. Viene usato nei servizi di supporto di alcune aziende: il cliente che chiede informazioni dialoga con un chatbot senza rendersene conto, anche perché quando le richieste si fanno troppo complesse è il chatbot stesso a coinvolgere addetti umani.

Carlo Lo Tauro Ciffo

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