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Rosa Genoni: una donna Made in italy
Per conoscere a fondo la moda italiana e la sua grandezza dobbiamo tornare alla fine dell’Ottocento e conoscere un personaggio creativo: Rosa Genoni, una delle fondatrici dello stile Made in Italy. Una mostra e un convegno, svolto a Milano il 13 gennaio scorso all’’Archivio di Stato-Palazzo del Senato hanno messo in luce l’impegno di Rosa Genoni nella moda.
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Una stilista fuori dal suo tempo
La mostra non poteva scegliere momento migliore, periodo in cui si continua a contrapporre uomini e donne sul tema dell’equità, cercando di spiegare ciò che è molestia e ciò che non lo è. L’omaggio alla ‘nostra’ Rosa Genoni, stilista, artefice di pace e umanità si inserisce nei continui dibattiti che fanno perdere di vista l’obiettivo primario, l’obiettivo di tutte, ovvero una reale emancipazione femminile in tutti i campi.
Un’esistenza davvero fuori dall’ordinario
Rosa Genoni è stata capace di rivoluzionare il modo di intendere e di ‘fare moda’ in Italia, e nello stesso tempo, è stata portatrice di principi politici e morali come il pacifismo, il femminismo e i diritti delle minoranze.
Una donna capace di unire l’amore per il bello a quello per il giusto
Fin da piccola mostra una marcia in più: aspira a qualcosa di diverso, e si mette in cammino per cercare lavoro. Viene presa come piscinina (aiutante sarta), lavora tanto, duramente,ma non le basta. Si iscrive alle scuole serali e sceglie il corso di francese, sa perfettamente che se la sartoria sarà il suo futuro, e dovrà conoscere per bene la lingua francese.
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La sua carriera, decolla: viene assunta dalla rinomata Maison H.Haartdt et Fils, allora principale casa di moda milanese con filiali a Sanremo, Lucerna e St. Moritz, in un palazzo di cinque piani con duecento dipendenti. Qui ricoprirà il ruolo di première e poi quello di direttrice, iniziando una vera rivoluzione dello stile, staccandosi da quello parigino e dando vita ad uno stile tutto suo, basato sull’arte decorativa italiana.
Con il marito, l’avvocato Podreider, apre per le detenute di San Vittore un laboratorio di sartoria, un asilo nido e persino un ambulatorio in carcere. Fino ai suoi ultimi giorni affianca l’Onu nella risoluzione del conflitto palestinese. Perché per Rosa Genoni l’armonia tra bello e buono è ciò che dà senso alla vita, e la moda non è certo un impedimento alla politica e all’attivismo. La moda è una cosa molto seria.
Abito femminile da sera La Primavera
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Rosa Genoni scelse come fonte di ispirazione il Rinascimento, il periodo in cui la moda italiana si diffuse, propose abiti di grande pregio.Tra i suoi abiti, realizzòun vestito da sera ispirato alla Primavera di Botticelli, la straordinaria qualità dell’abito risiede nella tecnica del ricamo, che si avvale di soluzioni, come l’impiego della ciniglia o l’accostamento di conteria di vetro e filo di seta, utilizzato per fissarla all’abito, di colori contrastanti. Questo vestito tutt’oggi è ammirabile a Palazzo Pitti presso il Museo della Moda e del Costume.
Claudia Randone