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“Walls around us”: al Madeinmedi Davide Mazzaglia contro ogni barriera civile e culturale

Berlino segnata da un indimenticabile passato ma vogliosa di respirare aria nuova, positiva. Il muro di Berlino ieri, il suo triste ruolo di separazione tra est ed ovest della Germania durante la guerra fredda. Il muro di Berlino oggi, un ossequio al disastro sociale ma con la determinazione di distruggere il suo vecchio significato per divenire fonte di esteriorizzazione artisica.  

Con “Walls around us” al Madeinmedi 2019, la collezione di Davide Mazzaglia è un monito ad ogni barriera culturale e sociale.

Stranito e contrario a qualsiasi ostacolo di comunicazione e condivisione, il designer condanna ogni forma di censura intellettuale ed architettonica. Digitale è il muro che si solleva tra Oriente ed Occidente. Il primo così spregiudicato nel manifestare alcuni temi, poi epurati per condividere la propria arte a culture profondamente diverse dalla propria, dove l’inibizione costringe ad una limatura espressiva.

La sua necessità di libertà comunicativa, Davide la interpreta in illustrazioni di anime manga, celeberrima forma d’arte giapponese. Anime disinibite, fedeli alle regole hentai, esprimono una esplicità sessualità. Anime libere da ogni vincolo culturale, sessuale e religioso. Non solo spregiudicatezza, l’animo nerd e l’estrema abilità tecnologica del popolo orientale si ritrovano in particolari presenti su di alcuni look. Insieme al Paese del Sol Levante, l’America arricchisce concettualmente la collezione con raffigurazioni che narrano la delicata convivenza tra il buono ed il cattivo. Un equilibrio instabile riprodotto nel personaggio cinematografico Gremlin, bizzarro animaletto peloso. Creatura leggendaria il cui allineamento è orientato verso il male, tenuto però sopito grazie a delicati equilibri.

Forme urbans, con rivisitazioni contemporanee strettamente connesse alla tradizione maschile. Tessuti rivisitati nella loro natura per essere versatili nell’utilizzo, valorizzati da ricami che rievocano gli elementi ispirativi del designer.

Con le idee ben chiare, Davide immagina il suo futuro in un Ufficio Stile.

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