Harimag

Una rivoluzione al femminile firmata Barbie

Negli ultimi anni avrete sicuramente sentito parlare di sessismo e discriminazioni nei confronti delle donne e in particolare quest’anno, dopo lo scandalo Weinstein, produttore cinematografico accusato di violenza sessuale da molte star. Da questo caso di cronaca sono nati diversi movimenti di denuncia; i più noti sono Time’s up e Metoo, mirati non solo a mettere sotto i riflettori le accuse fatte al produttore, ma anche a sottolineare la profonda disparità sociale tra uomini e donne e a raccogliere fondi per sostenere le vittime.

La Mattel e la rivincita delle donne

Persino la Mattel, azienda americana fondata da Elliot Handler e Harold Matson nel 1945, che da oltre settant’anni produce giochi per bambini, ha voluto fare la sua parte ma in maniera innovativa; ha creato una linea di 17 Barbie unicamente dedicate ai personaggi femminili più famosi in contemporanea alla Festa delle Donne dell’8 marzo. Le Barbie della linea rappresentano donne coraggiose, intelligenti e autonome: campionesse sportive, attrici, ballerine, giornaliste e imprenditrici. Tra le personalità più celebri Sara Gama, calciatrice italiana e capitano della Nazionale italiana femminile, Amelia Earhart, aviatrice, Katherine Johnson, genio della matematica alla NASA e Frida Kahlo, pittrice e artista.

Non solo una questione di emancipazione ma di diritti

La linea è piaciuta a tanti ma non a tutti. La Barbie ispirata a Frida Kahlo ha generato controversie: pare che la famiglia abbia rivendicato i diritti d’immagine affermando che la bambola non rispecchiava i veri tratti dell’icona femminista; la Mattel, invece, afferma di aver lavorato in stretta collaborazione con la Frida Kahlo Corporation, proprietaria di tutti i diritti relativi al nome e all’identità dell’artista, ottenendo il loro consenso e un accordo vincolante per realizzare una bambola con le sembianze della grande Frida Kahlo.

La società odierna, consapevole del grande divario ancora presente tra uomini e donne, sta facendo piccoli ma grandi passi verso il cambiamento; d’altronde le Barbie posso sembrare solamente banali giochi da bambini, ma in realtà il cambiamento parte proprio dai più piccoli, dalla loro educazione a una società egualitaria e non discriminante.

Gaya Baio

Post a Comment

You don't have permission to register