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Moda e contraffazione: il falso d’autore si trova su Facebook

Siamo ormai abituati a borse, abiti, cinture, vestiti e gioielli “taroccati”, che seppur di scarsissima qualità e talvolta dannosi, riproducono alla perfezione gli articoli e il logo della maison preferita, permettendo a tutti di avere l’oggetto dei sogni.

La contraffazione non è di certo un fenomeno nuovo; essa, infatti, ha origine antichissime e riguardava soprattutto il settore dei generi di lusso riguardanti pietre preziose o opere d’arte.

Nel passato l’elevata abilità del falsificare era tale da trasformare materiali scadenti in manufatti in grado di ingannare, almeno a prima vista, anche i meno sprovveduti. Fino a tutto l”800, la produzioni di falsi è stata a carattere artigianale: esistevano nel mondo pochi ma abili falsari che si specializzavano soprattutto nelle banconote e nell’arte. Nei secoli a seguire, fino al XX secolo, il mercato dei falsi si è evoluto sia a livello quantitativo che qualitativo.

Negli ultimi anni il “falso d’autore” ha raggiunto un ruolo di rilievo nella società. Oggi, per molte persone, l’apparire e l’ostentare è diventato fondamentale ed il contraffattore ha puntato proprio su queste debolezze, creando prodotti falsi che dal punto di vista visivo non si differiscono molto dall’oggetto originale in sé. Grazie anche alla presenza sul web, la circolazione di falsi è stata facilitata, dando origine ad un vero e proprio mercato parallelo.

I falsi d’autore li trovi anche su Facebook

Facebook rappresenta uno dei canali principali per la vendita di falsi; sono milioni le pagine e più spesso i profili che usano account privati per creare profitti vendendo merce contraffatta. C’è di tutto: dal brand più economico a quello più lussuoso (Adidas, Chanel, Gucci, Prada), ovviamente tutto a prezzi stracciati in confronto al prezzo originale. Tramite foto e chat si procede al vero e proprio business; la pagina pubblica album fotografici simili a veri e propri cataloghi virtuali che fanno vedere fino al minimo dettaglio le caratteristiche del prodotto. Chiaramente la truffa è dietro l’angolo: non essendo shop online autorizzati, può capitare che dopo l’invio dei soldi non si riceva nulla. 

Ma chi c’è dietro tutto questo?

Nonostante sia diventato uno dei modi più facili per fare soldi, non sempre dietro queste pagine troviamo grandi imprenditori. Al contrario dietro le pagine Facebook trasformate in e-commerce del falso d’autore ci sono piccoli imprenditori fai da te che tentano la via del guadagno facile.

Ma questi prodotti da dove arrivano?

Dalla borsa alla cintura, dalla scarpa al maglioncino, la maggior parte della merce arriva dalla Cina e dalla Turchia. I prodotti si distinguono per qualità, e i prezzi variano in base alle caratteristiche e ai materiali che, pur essendo sempre scadenti, hanno delle differenze. Il consumatore tende a comprare il prodotto imitato meglio anche pagandolo un po’ di più, e alcune volte le imitazioni sono fatte così bene che ad occhio nudo non si riesce a capire se sia un falso o meno.

Nonostante sia una pratica illegale, nonostante il rischio di truffe sia molto alto e la qualità bassa, il mercato del falso non vive crisi: sono ancora in tanti che preferiscono comprare tre prodotti falsi al prezzo di uno originale!

Maria Lenares

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