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Lagerfeld e Procter, quando moda e arte si incontrano

Per tutti gli amanti della moda e della fotografia, una mostra a Zurigo ci guida tra gli scatti di Simon Procter che per ben sette anni ha immortalato lo stilista Karl Lagerfeld e il suo lavoro. La Kate Vass Galerie di Zurigo, in Svizzera, ospita dal 31 gennaio al 20 aprile 2018 la mostra intitolata “Modeland and Mr. Lagerfeld” che celebra la lunga collaborazione del fotografo Simon Procter con lo stilista Karl Lagerfeld.

Da questa amicizia è nata la mostra “Modeland and Mr. Lagerfeld” che racconterà il mondo di Karl Lagerfeld e la sua creatività. Questa esposizione, presenta fotografie scattate da Simon Procter dal 2010 al 2017. Queste opere sono state selezionate dal libro Model di Procter; molte di queste opere sono state esposte in precedenza in vari musei e si trovano in collezioni permanenti pubbliche e private, mentre altre sono esposte qui per la prima volta.

Sette anni del genio dietro alle creazioni di Chanel e Fendi, raccontati fotografia dopo fotografia, dal talento di Simon Procter che ha seguito il Kaiser per immortalarne il lavoro. Un lavoro che, oltre a fotografare meravigliosi scatti per il mondo della moda, ha costruito anno dopo anno un legame di amicizia tra Simon e Karl, che è andato oltre una semplice collaborazione lavorativa.

“Amo considerarmi un freelance. Questa parola è l’unione di free, libero, come ho sempre voluto essere, e lance, che ricorda la parola francese lancé, com’era definita un tempo un’ambita cortigiana. Io mi sento così, libero e mercenario”, parola di Karl Lagerfeld!

Dove? Zurigo, Kate VassGalerie

La Kate VassGalerie è una galleria d’arte specializzata principalmente in fotografia, spazia dal classico vintage alla moda e alla sperimentazione. Il loro spazio espositivo unico nel suo genere, gli permette anche di mostrare qualsiasi tipo di opere come dipinti, disegni, installazioni e media art.

Uno dei più influenti fotografi di moda degli ultimi anni

Simon Procter è un pittore, fotografo e regista. Si è trasferito a Parigi negli anni ’90 per lavorare come fotografo. Il suo approccio innovativo nel catturare sfilate di moda presto lo ha portato a una carriera come fotografo di moda.

Le sue opere riuniscono il mondo dell’arte e della moda e sono facilmente visibili nelle riviste di moda come nei musei e nelle fiere d’arte. Il suo linguaggio visivo potente e dinamico ha portato diverse collaborazioni importanti, producendo pubblicità per una vasta gamma di clienti di alto livello tra cui: Chanel, Dior, Nike, Reebok, Speedo, Adidas, Nokia, Hastens, Marriott, Mont Blanc e Falke. Procter è diventato uno dei fotografi più influenti della sua generazione; le sue opere d’arte sono conservate in prestigiose collezioni e musei in tutto il mondo.

Il mondo di Karl

Karl Otto Lagerfeld a partire dal 1972 comincia a collaborare con Fendi. Nel novembre del 2001, H&M mette a disposizione un’edizione limitata di varie creazioni dello stilista Karl. Nel giro di due giorni i prodotti vengono esauriti. L’anno successivo chiede a Renzo Rosso, il fondatore di Diesel, di collaborare con lui; la collezione, a cui viene dato il nome di Lagerfeld Gallery by Diesel, viene disegnata da Karl e poi sviluppata dal team creativo della Diesel.

Nel 2004 disegna alcuni completi per delle star del mondo della musica, tra le quali Madonna, che indossa abiti Lagerfeld per il Re-Invention Tour.

Il 18 dicembre del 2006 annuncia il lancio di una nuova collezione, K Karl Lagerfeld, che include t-shirt e jeans. Nella corso della sua brillante carriera, Lagerfeld ha ricoperto vari ruoli: capo esecutivo dei disegnatori della maison Chanel, direttore creativo della maison Fendi, e collaboratore della maison Chloé.

Una storia di permessi mancati e successi

Fin dalla prima collaborazione tra il fotografo Simon e lo stilista Karl ci fu una stretta intesa; tutto ebbe inizio quando la rivista Harper’s Bazaar chiese a Simon di andare a New York per scattare un servizio di moda a Karl Lagerfeld. Il fotografo racconta così il primo lavoro con Karl: “la pressione era forte, la situazione complicata: quattro diverse location esterne in tutta Manhattan e il giorno prima i permessi non erano ancora pronti.

Lo stesso giorno eravamo sul tetto di un magnifico grattacielo: modelli, tecnici, direttori artistici, truccatori e parrucchieri, tutti pronti, aspettando oltre che i documenti, anche Karl Lagerfeld. Poi è arrivato. Ha salutato ogni singola persona con cortesia, mettendo tutti a proprio agio. Abbiamo lavorato duramente, ma di buon umore, correndo per tutta New York, scattando anche nella leggendaria Grand Central Station, senza alcun permesso.

Karl ha attraversato la sala principale senza preavviso e, prima ancora che qualcuno capisse cosa stava succedendo, abbiamo fatto le foto, siamo saltati nelle nostre macchine e siamo spariti. E’ stato il primo di una lunga serie di lavori e ognuno di essi mi ha permesso di rivivere quel raro mix di eccitazione e pura gioia”, racconta Procter. 

Giorgia Arcidiacono

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