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alessandro marzo

Al Madeinmedi, con “Escapology”, Alessandro Marzo ricerca la libertà concettuale

Ossessionato dalla ricerca, mille idee da elaborare per confluirle in un unico percorso concettuale. “Escapology” è la collezione di Alessandro Marzo per il Madeinmedi 2019. Evadere da gabbie e catene in un viaggio introspettivo scandidto dalla rigidità intellettuale della danza classica per sfociare infine nell’armonia espressiva di quella contemporanea.

Il mondo arabo, le sue donne costrette in una religione che le vuole prive di qualsivoglia libertà. Poi, gli anni ’70, il desiderio di osare, di governare la propria femminilità ed emancipazione. Uno scontro culturale e sociale raccontato dallo sfarzo e dai notevoli volumi nei sei look del designer, dove forme ovali e sferiche ricordano la disco music del decennio segnato da consapevolezza e ribellione.

Due donne come riferimento; da un lato la perfezione del movimento della danzatrice e coreografa statunitense Martha Graham, dall’altro la cantante egiziana Dalida, famosa in tutto il mondo nonostante le sue radici. Donne che rimangono comunque drammatiche e malinconiche nonostante un’incommensurabile indipendenza. Inesistente la voglia di liberarsi quanto invece presente la brama di svestirsi da certe imposizioni. Alessandro gioca così con alcuni elementi emblematici di questa cultura, riadattandoli: il burqa diventa quindi una tuta in pizzo. 

Collezione di alta moda che gioca con la stratificazione di preziosi tessuti e elementi voluminosi per rappresentare la pesantezza degli schemi spirituali arabi, in armonia con leggeri contrasti che ricordano invece il concetto di libertà sognata. Perfetta conclusione la scelta dello styling per omaggiare la magnificenza dell’architettura islamica.

Al termine degli studi, Alessandro sogna una propria linea, dopo un trascorso in un ufficio stile. 

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