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Nuova tendenza Upcycling: l’abito da sposa

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Molto spesso gli abiti da sposa sono molto costosi nonostante si indossino solamente una volta nel giorno più speciale di tutti, ma la cosa spiacevole è che non si può più utilizzare una seconda volta in un’altra occasione. Per questo motivo, in questo 2022 l’upcycling diventa una tendenza per le bride-to-be che cercano di optare per modelli etici e sostenibili, cercando di modificare il proprio abito trasformandolo in un capo più comodo e adatto a diverse occasioni, dandogli una seconda vita.

Upcycling infatti è noto anche come riutilizzo creativo ed è il processo di trasformazione di materiali di scarto, prodotti inutili o indesiderati in nuovi oggetti percepiti come di maggiore qualità. Si può mettere in pratica in due modi diversi: post-consumer, dove si modificano i vestiti già usati; pre-consumer, dove si confeziona un capo utilizzando scarti di tessuto.

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Iniziative Upcycling pre-consumer

Dai prodotti o tessuti di scarto si può realizzare e creare qualcosa di straordinario in maniera più etica e sostenibile. L’Atelier Maratana di Modena ha realizzato una collezione intitolata “Valdamore” utilizzando i tessuti di scarto per confezionare abiti principeschi in stile boho.

 

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Iniziative Upcycling post-consumer

Questo nuovo tipo di approccio viene preso in considerazione non solamente dal settore moda e dalle grandi maison ma anche dagli atelier più celebri e dal settore bridal, come Pronovias e Nicole Milano. L’iniziativa di upcycling post-consumer Second Life è partita proprio dalle direttrici creative Alessandra Rinaudo e Nicole Cavallo, che presso i loro store daranno una seconda vita agli abiti da sposa già utilizzati e indossati, trasformandoli sartorialmente in abiti più funzionali.

Pronovias Group ha anche dato vita ad un’iniziativa #MyDressxHerFuture per far sì che le spose possano donare il proprio abito alle associazioni Brides do Good e Brides for a Cause che sostengono le donne in difficoltà.

Il brand WED ha iniziato anche a puntare sull’upcycling e di trasformare gli abiti vintage o forniti dalle clienti in qualcosa di unico e one-of-a-kind da indossare in altre occasioni e in stili diversi: dal vestito vittoriano al mini dress fino all’abito cut-out.

L’Atelier Emè invece ha lanciato il progetto Re-Love che consiste nel realizzare una linea di abiti da sposa in edizione limitata firmati dal brand e rielaborati in ottica upcycling, in collaborazione con Mending for Good.

Sempre più donne e bride-to-be hanno incominciato a comprare il proprio abito con più consapevolezza e attenzione nei confronti dell’ambiente e del tema della sostenibilità.

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Gloria Trombino

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